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Viviamo in un’epoca in cui la velocità è tutto. Le giornate lavorative sono scandite da notifiche, riunioni back-to-back e deadline che sembrano rincorrersi senza sosta. Il multitasking sembra la soluzione perfetta: rispondere a un’email mentre si partecipa a una call, compilare un report mentre si aggiorna il CRM, leggere un documento mentre si risponde a una chat aziendale. È davvero la scelta vincente?

Ne parliamo insieme per spiegare meglio il concetto del multitasking sul lavoro. 

Multitasking e significato psicologico

Il multitasking, dal punto di vista psicologico, è un’illusione. Il nostro cervello non è programmato per fare più cose contemporaneamente, ma per passare rapidamente da un’attività all’altra. Questo processo si chiama “task switching”, ed è tutt’altro che efficiente. Ogni volta che cambiamo focus, perdiamo tempo ed energie cognitive per riadattarci al nuovo compito. Quindi, più che essere una soft skill da perfezionare, il multitasking diventa un inganno che ci porta a credere di essere produttivi mentre, in realtà, stiamo solo disperdendo risorse.

Uno studio condotto dall’Università di Stanford ha dimostrato che chi pratica il multitasking in modo frequente tende ad avere maggiori difficoltà di concentrazione rispetto a chi si dedica a una sola attività per volta. Questo perché il cervello, continuamente sollecitato da più input, fatica a distinguere le informazioni rilevanti da quelle irrilevanti.

Un altro aspetto interessante è legato alla memoria a breve termine. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Experimental Psychology, il multitasking riduce la capacità del cervello di immagazzinare informazioni e di richiamarle successivamente. Questo significa che chi è abituato a lavorare su più task contemporaneamente può avere difficoltà nel ricordare dettagli importanti a lungo termine.

Gli effetti positivi del multitasking

Eppure, in certi contesti, il multitasking può avere dei vantaggi. Se gestito con intelligenza e in maniera consapevole, permette di ottimizzare il tempo e migliorare la capacità di adattamento. Ecco alcuni aspetti positivi del multitasking sul lavoro: 

  • Flessibilità cognitiva: allenare la mente a passare da un compito all’altro può aumentare la capacità di adattamento alle situazioni impreviste.
  • Maggior efficienza in compiti routinari: azioni semplici e ripetitive possono essere eseguite contemporaneamente senza perdita di qualità (come ascoltare un podcast mentre si risponde a email di routine).
  • Stimolo alla creatività: saltare da un’attività all’altra può aiutare a vedere i problemi da prospettive diverse e favorire il pensiero laterale.
  • Aumento della reattività: in alcune professioni, come il customer service o la gestione delle emergenze, essere in grado di gestire più situazioni in simultanea può essere un vantaggio.

Questi benefici si manifestano solo quando il multitasking riguarda attività di basso impatto cognitivo. Per esempio, leggere un documento complesso mentre si scrive un’email importante non sarà mai un’attività efficace.

Gli effetti negativi del multitasking

Per quanto allettante, il multitasking ha un lato oscuro, e non è da sottovalutare. Approfondiamo meglio con ogni singolo aspetto negativo del multitasking sul lavoro.

Uno degli effetti collaterali più evidenti del multitasking sul lavoro è l’alto livello di stress. Cercare di gestire più attività contemporaneamente può generare ansia da prestazione e portare a una costante sensazione di sovraccarico.
Il nostro cervello, impegnato a inseguire più stimoli nello stesso momento, si affatica rapidamente e il risultato è una produttività calante. 

La fondatrice del Center for brain Health dell’università di Dallas, Sandra Bond Champan, afferma che il multitasking incrementa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questo significa che chi è costantemente impegnato in più compiti contemporaneamente può sperimentare una maggiore stanchezza mentale e fisica, con conseguenze anche sulla qualità del sonno.

I pericoli legati al multitasking

Non si tratta solo di stress. Il multitasking può portare a errori, rallentamenti e una minore qualità del lavoro. Alcuni rischi concreti sono:

  • Calo della concentrazione: il continuo cambio di focus rende difficile mantenere un pensiero lineare e approfondito.
  • Diminuzione della produttività: contrariamente a quanto si pensa, gestire più attività alla volta non significa fare di più, ma fare peggio.
  • Impatto sulla memoria: è dimostrato che chi pensa e lavora secondo l’ottica del multitasking in modo abituale ha difficoltà a memorizzare informazioni e a mantenere alta la soglia dell’attenzione.
  • Burnout: il multitasking prolungato può contribuire a un esaurimento mentale, compromettendo non solo la performance lavorativa ma anche il benessere psicofisico.

Il multitasking sul lavoro è un valore o un rischio?

La verità sta nel mezzo. Il multitasking non è sempre il male assoluto, ma va usato con criterio. Ti lasciamo alcuni consigli per renderlo un alleato e non un nemico:

  • Avere e dare priorità: il segreto della produttività non è fare tutto subito, ma sapere cosa fare prima.
  • Limitare le distrazioni: notifiche, email, messaggi: impostare momenti specifici per gestirli aiuta a mantenere il focus.
  • Applicare la tecnica del time blocking: dedicare slot precisi a singole attività permette di massimizzare l’efficacia senza perdersi nel caos.
  • Sfruttare il deep work: riservare momenti di lavoro senza interruzioni favorisce una concentrazione intensa e di qualità.

Il multitasking sul lavoro non è la bacchetta magica della produttività. Anzi, se non gestito con attenzione, rischia di essere una pericolosa illusione. La chiave per il successo non è fare mille cose alla volta, ma saper scegliere quelle giuste al momento giusto. Dedicarsi a un compito alla volta, con attenzione e profondità, è la vera sfida della modernità. 

Bonus: un libro da leggere

Se vuoi approfondire l’argomento e scoprire come migliorare la tua produttività senza cadere nella trappola del multitasking, ti consigliamo la lettura di Deep Work di Cal Newport. È un testo illuminante che spiega come allenare la concentrazione e lavorare in modo più efficace, riducendo le distrazioni e aumentando la qualità del tempo lavorativo. 


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