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Tic. Tic. Tic. Il suono della tastiera riempie la stanza. Davide guarda lo schermo con la fronte aggrottata. Sta cercando il candidato perfetto per una posizione chiave nella sua azienda. Il software di selezione scorre tra i curriculum con la precisione di un bisturi: parole chiave, esperienze, hard skill. Un clic ed ecco la lista dei profili migliori, almeno secondo l’algoritmo. Eppure.
Eppure Davide sa che manca ancora qualcosa.

Spegne il monitor e prende il telefono. Chiama Anna, una delle candidate più promettenti. Voce calda, tono sicuro, una risata spontanea alla sua battuta. In pochi minuti, Davide ha capito ciò che nessun algoritmo poteva rilevare: Anna ha carisma, passione, empatia. È il tassello che mancava per rendere il team più forte.

Ecco il cuore della questione: possiamo affidare la selezione del personale, le relazioni umane, le decisioni cruciali alla logica fredda di una macchina? Oppure c’è ancora bisogno di quell’elemento umano che rende le interazioni autentiche? La risposta sta nella relazione tra intelligenza artificiale e intelligenza emotiva.

Che cos’è l’intelligenza emotiva?

L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle altrui. Il concetto è stato introdotto negli anni ’90 dagli psicologi Peter Salovey e John D. Mayer, ma è stato reso popolare da Daniel Goleman nel suo best-seller Emotional Intelligence.

Secondo gli studi più recenti, tra cui quelli condotti dall’Università di Yale e dal Center for Emotional Intelligence, l’intelligenza emotiva si articola in cinque pilastri fondamentali:

  1. Autoconsapevolezza: la capacità di riconoscere le proprie emozioni e comprenderne l’impatto sul comportamento.
  2. Autoregolazione: la capacità di controllare le reazioni impulsive e adattarsi ai cambiamenti.
  3. Motivazione: la spinta interiore che guida le persone verso il raggiungimento dei propri obiettivi.
  4. Empatia: la capacità di comprendere le emozioni degli altri e rispondere in modo appropriato.
  5. Abilità sociali: la capacità di gestire relazioni, comunicare in modo efficace e risolvere conflitti.

Uno studio del 2022 pubblicato sul Harvard Business Review ha dimostrato che le aziende che promuovono l’intelligenza emotiva nei loro leader registrano una produttività del 30% superiore rispetto a quelle che si concentrano solo sulle competenze tecniche.

L’intelligenza delle emozioni in un mondo che cambia

L’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante. Gli algoritmi di machine learning analizzano milioni di dati in pochi secondi, automatizzano processi e migliorano l’efficienza aziendale. Eppure quando si tratta di empatia, connessione e interpretazione delle emozioni, le macchine sono ancora lontane dal comprendere la complessità umana.

Il caso di HumaVerse aiuta a capire perché IA e intelligenza emotiva possono collaborare insieme ma la prima non può prevalere sulla seconda. HumaVerse utilizza l’IA per analizzare il mercato del lavoro e trovare i migliori candidati per un’azienda. L’algoritmo setaccia il web alla ricerca di competenze ed esperienze, ma è il recruiter umano a fare la differenza nel processo finale. È lui che percepisce le sfumature, interpreta le espressioni facciali, capisce se un candidato è veramente motivato, ha delle soft skills adatte al ruolo o semplicemente è ben preparato al colloquio.

Un altro caso interessante è quello di HireVue, una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare le espressioni facciali e il tono di voce nei colloqui di lavoro.

Quindi è chiaro che l’intelligenza artificiale può ridurre il tempo di ricerca e selezione, ma la parte più autentica – la relazione – resta nelle mani dell’intelligenza emotiva umana. Automatizziamo la ricerca, ma lasciamo il cuore e la testa alle persone.

Come influisce l’intelligenza emotiva nella selezione del personale

Nel mondo HR, l’intelligenza emotiva è un game changer. Un recruiter capace di leggere tra le righe di un curriculum o di una descrizione del profilo LinkedIn, se sa captare le emozioni di un candidato ha un vantaggio competitivo enorme. Di seguito i 4 vantaggi più comuni: 

  • migliore valutazione delle persone candidate: non basta analizzare le competenze tecniche, bisogna capire la personalità e il potenziale di crescita.
  • costruzione di team più coesi: l’empatia aiuta a creare team affiatati e a risolvere i conflitti prima che esplodano.
  • migliore esperienza per il candidato: un recruiter empatico sa mettere le persone a proprio agio, ottenendo risposte più autentiche.
  • maggiore retention aziendale: quando la selezione viene fatta con intelligenza emotiva, i dipendenti si sentono più valorizzati e restano più a lungo in azienda.

Le aziende che integrano intelligenza emotiva e intelligenza artificiale nei processi di selezione ottengono i migliori risultati. Un esempio pratico è quello di Google, che nel suo programma di leadership ha introdotto la formazione in intelligenza emotiva per i manager. Il risultato? Aumento della soddisfazione dei dipendenti e un turnover inferiore del 20%.

L’intelligenza artificiale è potente, ma l’intelligenza emotiva è insostituibile. Possiamo delegare alla tecnologia la ricerca di dati, ma la vera connessione tra le persone resta un’arte umana. E in un mondo sempre più automatizzato, questa capacità diventerà il vero valore aggiunto di un’azienda. 

Bonus: un libro sull’intelligenza emotiva

Se vuoi approfondire il tema, leggi Intelligenza Emotiva 2.0 di Travis Bradberry e Jean Greaves. È una lettura che offre strategie pratiche per sviluppare l’intelligenza emotiva e applicarla nella vita professionale e personale.

Un altro libro da leggere è The EQ Edge di Steven J. Stein e Howard E. Book, perché approfondisce come sviluppare l’intelligenza emotiva per ottenere successo nel lavoro e nella vita.

Li leggerai? Scrivici per raccontarci cosa ne pensi.

Con HumaVerse aiutiamo le aziende a incontrare talenti che rispondano ai loro desideri di business. Ci occupiamo di scouting di talenti nel mondo STEM. Se stai cercando menti brillanti scrivici nella sezione aziende. Se cerchi una nuova opportunità di lavoro, compila il form nella sezione persone.