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Immagina di essere un pescatore in un mare pieno di pesci. La sfida non è solo catturare qualcosa, ma scegliere il pesce perfetto per il piatto che vorresti cucinare. Nel mondo del recruiting IT, quel mare è il vasto universo dei professionisti tecnologici. Tu sei il pescatore. Il tuo compito non è attirare una persona con buone competenze ma trovare il talento che porterà qualcosa di speciale e unico nella tua organizzazione.

Il recruiting in ambito IT non è mai stato così competitivo e importante. La domanda di professionisti tech e di talenti STEM è alle stelle e come head hunter abbiamo il compito di trovare persone dalla grande personalità che si distinguono per carattere, valori e competenze.
È una bella sfida per il recruiting in ambito IT e il segreto – se segreto si può considerare – è costruire un processo di selezione che non sia solo funzionale, ma anche ispirante.

Abbiamo scritto questo articolo per offrirti spunti pratici e una visione umana che aiuta il recruiter a trovare candidati capaci di fare la differenza in azienda o in una start-up.

IT Recruiter: il custode delle connessioni perfette

Un IT Recruiter non è un semplice selezionatore: è un match-maker, un facilitatore di incontri tra sogni professionali e obiettivi aziendali. Sa ascoltare, osservare, intuire. Comprende le aspirazioni di ogni candidato tanto quanto i requisiti tecnici richiesti.

Un IT Recruiter deve capire le basi del mondo tech, sapere, per esempio, che Java e JavaScript sono parenti lontani o che Kubernetes non è un animale marino. Deve avere anche un talento unico: leggere tra le righe di un curriculum o di una risposta durante un colloquio, e cogliere quel “qualcosa in più” di ogni persona.

Essere un IT Recruiter significa mettersi nei panni dei candidati, scavare in profondità nella mente e nel cuore di ogni talento. Si chiede quali sono le paure e i sogni della persona con cui parla per evitare di riempire una posizione vacante e pensare invece a creare un futuro lavorativo per un talento in cerca di lavoro. 

Dietro le quinte della selezione IT: oltre il CV

Nel settore IT, il curriculum può raccontare tanto, ma mai tutto. È un quadro incompleto che solo un processo di selezione ben progettato può completare. Il cuore di ogni processo di selezione è capire cosa conta davvero. Sono tre gli aspetti da prendere in considerazione.

1. Non solo abilità, ma attitudine.
La tecnologia cambia rapidamente. I linguaggi di programmazione, i framework, gli strumenti: ciò che oggi è essenziale, domani potrebbe essere obsoleto. Per questo la sfida del recruiting in ambito IT è capire se la persona ha la capacità di adattarsi e di imparare. Un candidato che non conosce ancora un certo strumento ma è curioso e intraprendente sarà probabilmente più prezioso di uno che ha una conoscenza superficiale.

2. Il ruolo delle soft skills.
In un mondo di codice e algoritmi, le soft skills sono spesso sottovalutate. Eppure prova a immaginare un team tech che non comunica, che non collabora. La tecnologia non è mai creata da una singola persona, ecco perché empatia, ascolto e lavoro di squadra sono fondamentali. 

3. Il fit culturale.
Quando un candidato entra in un’azienda, non entra solo in un ruolo, ma in una comunità. Sentirsi parte di quella comunità, condividere i valori e la visione dell’azienda è ciò che determina non solo il successo lavorativo, ma anche la felicità professionale. 

Strategie per vincere la sfida: come attrarre i migliori talenti IT

Quando il talento è raro e il mercato è affollato, non basta essere un buon datore di lavoro. Bisogna essere straordinari. Le aziende che attraggono i migliori talenti tech non sono solo quelle che pagano bene (anche se, ovviamente, aiuta), ma quelle che offrono qualcosa di più profondo. 

Ti lasciamo alcuni consigli per attrarre i migliori talenti IT e rendere la tua start-up unica nel senso più profondo del termine. 

1. Racconta una storia.
Ogni azienda ha una storia da raccontare. Non importa quanto grande o piccola sia, i candidati vogliono sapere cosa rende speciale il tuo team. Parlare di progetti innovativi, di una cultura aziendale che valorizza l’individuo, di opportunità di crescita può fare la differenza.

2. Usa il potere dell’intelligenza artificiale.
Nel recruiting, l’AI è come una bussola in un mare pieno di CV. Ti aiuta a trovare i candidati più promettenti e a concentrarti su ciò che conta davvero: la connessione umana. Piattaforme come Eightfold.ai o HackerRank possono automatizzare il lavoro preliminare, lasciandoti più tempo per scoprire chi c’è davvero dietro quei CV.

>> Approfondisci con un articolo legato all’argomento e leggi Recruiting e intelligenza artificiale: il futuro dal pensiero umano

3. Progetta una candidate experience indimenticabile.
Pensiamo per un attimo al candidato: ha appena finito una lunga giornata di lavoro e si siede per rispondere alle domande della tua application online.
Quanto è facile?
Quanto è chiara?
Quanto lo fa sentire apprezzato?

Ogni dettaglio conta. Un processo trasparente, rapido e rispettoso è ciò che trasforma un buon candidato in un ambasciatore del tuo brand, indipendentemente dall’esito.

Il valore della personalizzazione

Nel recruiting IT non esistono “taglie uniche”. Ogni candidato è speciale per la sua unicità, con il proprio mix di competenze, ambizioni e personalità. Come possiamo rispondere a questa unicità? Abbiamo 3 consigli per te:

1. Colloqui autentici.
Lascia perdere le domande standard come “Qual è il tuo punto debole?” (davvero, chi ancora le fa?) e concentrati su domande che svelino come il candidato pensa, risolve i problemi e collabora. Un esempio? “Raccontami un momento in cui hai fatto la differenza in un progetto tech” è una domanda che apre porte verso storie autentiche.

2. Test tecnici significativi.
I test non devono essere un esercizio accademico, ma un’opportunità per i candidati di brillare. Una buona sfida tecnica non valuta solo ciò che il candidato sa, ma come affronta i problemi, come si relaziona al team e come comunica il proprio pensiero.

3. Feedback: il tuo superpotere.
Nessuno ama essere lasciato nel limbo. Fornire feedback chiari, costruttivi e tempestivi non solo migliora la tua reputazione, ma aiuta i candidati a crescere, anche se non vengono selezionati.

Un futuro inclusivo per il Recruiting IT

C’è una bellezza unica nel creare team che non solo risolvono problemi, ma lo fanno attraverso prospettive diverse. Promuovere la diversità e l’inclusione non è solo una scelta etica: è una strategia vincente. I team diversificati prendono decisioni migliori, innovano più velocemente e costruiscono prodotti che riflettono meglio il mondo reale.

Come possiamo rendere tutto ciò una realtà? Riducendo i bias nel processo di selezione, adottando pratiche di blind recruiting e costruendo un ambiente in cui tutti si sentano valorizzati.

Il potere del recruiting empatico

Reclutare in ambito IT non è mai stato solo una questione di numeri. È una questione di storie, di connessioni, di impatti duraturi. Ogni colloquio, ogni offerta accettata, ogni nuovo ingresso in azienda è un passo verso il futuro.

Se dobbiamo pensare a vincere la sfida del recruiting in ambito IT non dobbiamo solo riempire una posizione aperta, ma dobbiamo costruire una squadra che non si limiti a lavorare insieme, ma che cresca, innovi e cambi il mondo. E tutto inizia con te, sì, proprio tu, il recruiter. 

Sei pronto a fare la differenza?

Grazie per aver letto fino alla fine! Ci occupiamo di scouting di talenti nel mondo STEM. Se stai cercando menti brillanti scrivici nella sezione aziende. Se cerchi una nuova opportunità di lavoro, compila il form nella sezione persone.